Seppie e patate

Sono ripartita due mesi fa col blog. Senza troppe congetture, senza piani, senza una direzione definita. Sono ripartita dal “mio perché”. Quello originario, profondo, autenticamente vero. Sono ripartita con la consapevolezza dei limiti che ho. E con il desiderio rinvigorito di seminare cose buone.

Le mie cose buone.

La mia cucina. La mia idea di cucina.

Non amo molto raccontarmi. Un controsenso, lo so, rispetto alla figura del blogger che è l’estrema sintesi del moderno autobiografismo. Voglio raccontarmi con le ricette. E in cuor mio sperare che queste bastino a creare un rapporto vero, bello e profondamente autentico con chi mi legge. Io con i miei slanci. Io con i miei arresti. Io con le mie ansie. Io con i miei desideri. Io con le mie insicurezze. Io e le mie poche certezze.

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La ricetta di oggi – seppie, patate e cipolle– è a metà strada tra l’entroterra e il mare: un incontro di sapori gentile che vale come secondo piatto e in porzioni più piccole come uno stuzzicante antipasto. Ho optato per la cottura in due tempi: prima cuocio le patate, poi aggiungo le seppie. Il risultato è un piatto equilibrato, leggero e digeribile.

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INGREDIENTI PER SEPPIE E PATATE

  • 4 patate medie
  • 4 seppie di media grandezza
  • 1 cipolla dorata
  • olio, sale, pepe, rosmarino
  • prezzemolo fresco
  • pangrattato q.b.
  • una spolverata di parmigiano

PREPARAZIONE

Pulisci le seppie eliminando l’osso centrale, la sacca interna e la pellicola esterna, elimina il becco e gli occhi dai tentacoli. Sciacqua velocemente sotto acqua corrente.  Dividi con l’aiuto di un coltello ben affilato in pezzi regolari. Tieni da parte.

Pela le patate. Affettale finemente (spessore di 3/4 mm) e spostale in una ciotola con acqua fredda.

Distribuisci dell’olio sul fondo di una teglia e sposta le patate (ben scolate) formando un solo strato. Aggiungi la cipolla affettata. Regola di sale e pepe, aggiungi un rametto di rosmarino e sposta in forno a 200 gradi e cuoci per 20 minuti o fino a quando le patate assumono un bel colore dorato.

Tira fuori la teglia dal forno, sistema i pezzi di seppia e tentacoli, condisci con prezzemolo fresco tritato, una spolverata di parmigiano grattugiato. Rifinisci con del pangrattato e un giro di olio. Metti in forno per altri 15 minuti (sentirai un fantastico odorino…;))

Sforna e impiatta distribuendo il condimento che è sceso sul fondo.

 

Panzanella pugliese

Le giornate dove il sole si nasconde mi portano inevitabilmente ad aprire l’editor e buttare giù due righe qui sul mio blog.

E mi accorgo di non celebrare a sufficienza la mia pugliesità culinaria. Non mi piace sbandierarla. Al massimo la celebro silenziosamente con i miei piatti che sono pugliesi dentro.

La panzanella per esempio è pugliese dentro.

Nonostante sia solo e spesso associata alla Toscana. Ma non voglio essere campanilista – è una qualità che non mi appartiene -, e dirò al massimo che quella che preparerò oggi è una variante, dunque la chiamerò panzanella pugliese.

Di base quello che serve è dell’ottimo pane raffermo – pugliese, ça va sans dire – e olio di oliva – buono naturalmente -. Quello che serve sapere è la tecnica dell’ ammollamento del pane: non va immerso in acqua, ma reidratato irrorandolo con poca acqua (questo per mantenere una consistenza più compatta) e aceto. Differisce dall’ acquasale solo nella presentazione, la ricetta la trovi qui.

Pomodori, cetrioli, cipolla, origano e basilico completano la mia panzanella.

La voglio cosi, pura, senza troppi ingredienti.

Mi piace mangiarla come antipasto per accompagnare formaggi e salumi. E poi a tavola è un piacere guardarla: granellini bianchi simili al cous cous punteggiati dai colori dell’orto. Ed è un piacere mangiarla: fresca, carica e semplicemente divina.

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Ingredienti

200 gr di pane pugliese raffermo
2 pomodori maturi e sodi
1 cipolla
1 cetriolo
origano q.b.
sale q.b. pepe q.b.
aceto q.b.
basilico qualche foglia
olio q.b.

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  • Preparazione
  • Elimina la crosta del pane. Sbriciola grossolanamente la mollica e spostala in una ciotola sufficientemente larga. Irrora con poca acqua e aceto e con l’aiuto delle mani intridi le briciole affinchè possano assorbire omogeneamente il liquido. Aggiungi un filo di olio e tieni da parte.
  • Taglia sottilmente le verdure (pomodori, cipolla, cetriolo) e aggiungile alla mollica, regola di sale e pepe. Sovrapponi le foglie di basilico, arrotolale e taglia a coriandoli e trasferiscile nella ciotola.
  • Condisci con olio, un pizzico di sale, origano. E amalgama delicatamente con le mani o con due cucchiai di legno.
  • Sposta la panzanella in una ciotola piu’ piccola, sposta in frigo per almeno 15 minuti e servi.

Alcuni tip. La panzanella va servita fresca: se non hai il tempo necessario per farla riposare in frigo, utilizza degli ortaggi già freddi.

Non va condita eccessivamente di olio per allontanare l’effetto inzuppato, nè caricata di sale, perchè il pane pugliese è già saporito di suo.

Insalata di pollo del we

Nello scorso post avevo annunciato che per me e per il blog questo è un momento di riflessioni. Avevo esigenza di capire, di soffermarmi su alcune cose, non certo fermarmi. Un flebile timore che potessi abbandonare tutto mi ha solo attraversato. Quel post l’ho scritto di getto, cosi come quella decisione che aspettava solo di diventare matura è venuta naturalmente, cosi come cadono i frutti dall’albero.

Di tempo ne è passato troppo poco, ma sento di stare meglio e  sento che questo post ha un sapore nuovo…

Dopo quel post qualcuno ha pensato che lasciassi il blog e la cucina. NO! Ho solo bisogno di prendermi del tempo, riprendere le energie e trovare una direzione che sia veramente mia. Questo non significa allontanarmi dal blog per un periodo (una pausa per me sarebbe come abbandonare il campo), ma allentare la tensione, in una sola parola RALLENTARE.

Avevo anche pensato che rallentare volesse significare dilatare il tempo di preparazione di una ricetta. Ma non è cosi. Anche oggi sono riuscita a stare bene con una ricetta veloce: l’ho curata e assaporata anche se ero in ritardissimo.

La preparazione è velocissima, di quelle che veramente si fa in 5 minuti.

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Scenografica e colorata al punto giusto, è l’insalata perfetta per il weekend.

Io aggiungo spesso alle mie insalate la cipolla – che adoro -, ma se proprio non vuoi, puoi sostituirla per esempio con delle olive verdi. Di certo è un’insalata che puoi personalizzare come vuoi, anche perché il punto forte della ricetta è la preparazione del pollo, che risulta morbido, gustoso e non stopposo. Gli straccetti li ho aromatizzati con l’origano – la spezia che su tutte preferisco- e ho reso frizzante l’insieme con un pochino di rucola selvatica, gradevolmente colorata con pomodorini ciliegino e pomodorini gialli.

Ingredienti per 2 persone

  • 200 gr di petto di pollo a fettine
  • 2 pomodori verdi insalataro
  • 1 cipolla piccola bianca
  • 4 pomodorini gialli
  • 4 pomodorini ciliegino
  • sale, origano, olio q.b.
  • 1a manciata di rucola selvatica

Preparazione

  • Taglia a listarelle le fettine di pollo e irrorale con un filo di olio, cospargile con sale e origano.
  • Riscalda una padella antiaderente e quando è calda sposta all’interno gli straccetti di pollo. Lasciali dorare (senza toccarli) per qualche minuto, poi con l’aiuto di una pinza rigirali e lasciali rosolare dall’altro lato, in ultimo spadella cosi che la cottura risulti più uniforme. Sposta gli straccetti su un piatto e lascia intiepidire.
  • Nel frattempo prepara le verdure. Taglia a pezzettoni i pomodori verdi, in due i ciliegini e i pomodorini gialli, a fettine la cipolla, tagliuzza la rucola, regola di sale e aggiungi un filo di olio.
  • Sposta le verdure su un piatto da portata: sistema al centro a forma di cupoletta le verdure e distribuisci a raggiera gli straccetti di pollo. Guarnisci con un filo di olio e porta in tavola.

Focaccia di fave (soffice, soffice)

Qualche post fa tra una riflessione e un’altra -a cui se ne sono aggiunte ancora- avevo annunciato la ricetta della focaccia di fave, poi di mezzo si è messa una seppia al sugo.

In realtà la stagione delle fave sta volgendo al termine, ma siete ancora in tempo per preparare questa sfiziosa focaccia, la cui ricetta è quasi una doppiatura della focaccia rustica di fave della collezione Il meglio di Sale e Pepe “Pizze, Focacce e torte salate”.

Piccolissime variazioni (come la dose di lievito, la sostituzione dello scalogno con la cipolla, piccoli cambiamenti al procedimento e ai tempi di cottura) che non giustificano l’attribuzione di proprietà della ricetta.focaccia fave e prosciutto

Ho pensato che questa base è perfetta anche solo guarnendola con del pomodorino fresco -sicuramente la farò una prova- o sostituendo per esempio le fave con i piselli. Ad ogni modo è una ricetta che vale la pena di provare, perchè il successo è garantito. Amerete la consistenza soffice e morbida, il gusto delicato, l’aspetto delizioso e la leggerezza dell’impasto. Perfetta da farcire…io non ho resistito e un pezzo di focaccia con le fave l’ho farcito con del prosciutto, qualcuno mi ha suggerito con della pancetta, ma non sarebbe da sottovalutare del capocollo e del pecorino…

focaccia di fave

focaccia di fave

Ingredienti

  • 500 gr di farina 00
  • 280 ml ca di acqua tiepida
  • 1/2 cubetto di lievito di birra fresco
  • 200/250 gr di fave decorticate
  • 1 cipolla
  • 1/2 cucchiaio di sale
  • 1 cucchiaio di zucchero
  • olio di oliva q.b.
  • sale
  • pepe
  • per l’emulsione: 3 cucchiai di acqua e 4 cucchiai di olio

Preparazione

Sgrana le fave e scottale per qualche minuto in acqua bollente. Scolale e versale in una bacinella con acqua fredda. Scolale nuovamente e togli la pellicina.

Riduci la cipolla in piccoli dadini e stufala con 1 cucchiaio di olio in una padella -aggiungendo dell’acqua-, unisci le fave e fai insaporire.

Versa in una boule dell’acqua tiepida, aggiungi il lievito di birra e con le mani scioglilo, unisci anche lo zucchero. Versa la farina in piu’ riprese amalgamando, aggiungi il sale e 3 cucchiai di olio e continua a impastare lavorando con una mano: il composto risulta abbastanza morbido. A questo punto unisci il composto di fave e cipolla e impasta bene. E’ utile spostarti su una spianatoia infarinata per definire l’impasto che deve risultare una palla liscia ed elastica.

Sposta il composto nella boule, fai un taglio a croce e copri con una pellicola. Fai riposare per almeno 2 ore.

Riprendi l’impasto, sgonfialo e spostalo in una teglia da forno leggermente oleata. Stendilo con le mani in una sfoglia uniforme premendo con le dita come a formare delle fossette. Copri nuovamente con un telo e lascia lievitare per 1/0ra.

Prepara l’emulsione con acqua e olio e versala sulla focaccia.

Inforna per 1/2 ora a 200 gradi in forno preriscaldato e statico (se la superficie non dovesse colorirsi troppo, aziona qualche istante il grill)

Sforna e lascia intiepidire.

Muffin rustici olive e cipolla (e un pò di autocritica)

Non è la fine dell’anno e non siamo agli inizi di settembre, ma oggi sono caduta nella trappola del bilancio foodblog.

Sono entrata nel mio blog come fossi un’ospite, ho aperto le pagine come se non avessi conosciuto quello che c’era dentro, ho mantenuto un distacco come se quel blog non fosse il mio.

Mi sono chiesta: ti piace questo blog? Ieri avrei detto di si, oggi dico NI.
Onesta, fino in fondo, sempre.

Sono molte le carenze e le cose da migliorare. Tante, troppe. Sto pensando ad un dominio proprietario, un salto importante, un passaggio nel mondo degli adulti. E, come sempre, ho  mille dubbi, mille se, mille ma.

Ma (ecco il primo ma), ammetto di non avere ancora chiara la direzione che voglio dare al mio foodblog e per questo motivo attendo. In realtà qualche mese fa, avevo detto di aver trovato una mia strada o meglio avevo creduto di aver trovato la mia strada. Ora mi sento di nuovo ferma come all’incrocio di un semaforo: indecisa su che svolta prendere. A sinistra? A destra? O vado dritta?
Restano svolte ferme e decise la mia inclinazione all’onestà, sincerità e trasparenza.

Sto riflettendo sul fatto che ieri avrei mollato tutto. Oggi, no. Devo essere piu’ caparbia, piu’ testarda e ripartire dai lati positivi di questo foodblog.
1) E’ una mia creatura e in quanto tale, non posso abbandonarla (l’ho fatto già una volta, mea culpa!)
2) I contenuti e le ricette sono l’espressione piu’ vera del mio modo di vivere la cucina.
3) La raggiunta consapevolezza delle potenzialità che solo un blog personale può offrire.

Riparto da questo e cercherò di migliorare. (Detto tra noi, vediamo domani che succede…)

Non posso non lasciare una ricettina. Chiudo le mie prolisse questioni con una ricetta facile, sfiziosa e perfetta per il pic-nic: prepariamo i muffin olive e cipolla.

muffin olive e cipolla

 

Ingredienti

  • 220 gr di farina
  • 180/200 ml di latte
  • 150 gr di cipolle bianche
  • 120 gr di asiago in cubetti
  • 2 uova
  • 1 bustina di lievito istantaneo
  • 50 gr di olive verdi denocciolate
  • 4 cucchiai di olio di oliva
  • sale q.b.

Preparazione
Taglia la cipolla a fettine e stufala in una padella con un filo di olio, regola di sale. Lascia raffreddare e tieni da parte.

Mescola in una ciotola le uova, l’olio e il latte, aggiungi le cipolle stufate.

In un’altra ciotola aggiungi la farina setacciata, il lievito, i pezzetti di asiago e le olive.
Unisci i due composti lasciando il composto grumoso.

Distribuisci nei pirottini e cuoci per 20 minuti a 180 gradi.

Lascia intiepidire e mangia! 🙂

 

Spaghetti di Kamut integrale con crema di zucca e cime di rape all’aglio

 

Vi avevo raccontato qui la mia esperienza di acquisto con Aidagreen.

Oggi, incuriosita, mi sono detta: assaggiamo gli spaghetti di Kamut integrale, prodotti da Castagno, di Giaveno, in Piemonte. Lascio di seguito le info sul produttore:

La società “Castagno Bruno” è la storia di una famiglia, la famiglia Castagno, di un’azienda innamorata del proprio lavoro, dei propri prodotti, costantemente alla ricerca della soddisfazione dei propri clienti. E’ la storia di un’azienda che crede nell’innovazione perché conosce e custodisce l’esperienza della tradizione, che nasce già nei primi anni del ‘900 grazie a Pietro Castagno ed il suo lavoro presso il mulino. Proprio il suo mulino, ancora oggi esistente, inserito nella straordinaria cornice naturale della Val Sangone, in Piemonte. L’azienda ha deciso di operare esclusivamente nel settore del biologico per offrire prodotti sempre sicuri nel pieno rispetto delle caratteristiche degli ingredienti originari, senza l’ombra di contaminazioni o alterazioni. Il 2013 segna l?inizio di un nuovo e straordinario cammino, il Pastificio Cardone diventa BIO: ogni prodotto della gamma Cardone diventa biologico. http://castagnobruno.it 

Gli spaghetti di Kamut integrale Castagno hanno un colore scuro, tendente al marroncino e dal sapore nocciolato, sono presentati nella confezione da 500 gr e hanno una cottura di 7 minuti e vanno cucinati in acqua abbondantemente salata. Qualcuno si chiederà: cosa è il kamut? Si tratta di una particolare varietà di grano, non ibridata, nè incrociata, coltivata in modo biologico. Gli spaghetti di kamut integrale sono naturalmente fonte di proteine,  di fibre e di ferro, per questo particolarmente adatti alla dieta  di vegetariani e vegani. Aggiungo, non solo.

Io ho preparato gli spaghetti di Kamut Integrale con crema di zucca e cime di rape all’aglio: prova abbondantemente superata!

INGREDIENTI PER SPAGHETTI DI KAMUT CON CREMA DI ZUCCA E CIME DI RAPE ALL’AGLIO

  • 320 gr di spaghetti di Kamut integrale
  • 1 cipolla
  • 350 gr di zucca a tocchetti
  • 200 gr di cime di rapa mondate
  • olio extravergine di oliva q.b.
  • 1 spicchio di aglio
  • sale q.b.

spaghetto Kamut

PREPARAZIONE

  • Rosola in una casseruola  con dell’olio la cipolla ridotta a pezzi. Aggiungi la zucca, regola di sale e fai cuocere fino a quando schiacciando con una forchetta risulta tenera. Sposta la zucca in un contenitore e frulla. Tieni da parte.
  • Scotta leggermente le cime di rapa in acqua, poi scolale e trasferiscile in una bacinella di acqua fredda.
  • In una padella con un filo di olio aggiungi lo spicchio di aglio, quando è rosolato, toglilo e inserisci le cime di rapa, spadellandole qualche istante.
  • Cuoci gli spaghetti, scolali al dente.
  • Spostali in una ciotola e condiscili con una parte di crema di zucca.
  • Disponi la restante crema di zucca in piatti singoli con l’aiuto di un cucchiaio, disponi gli spaghetti attorcigliati e decora con le cime di rapa profumate all’aglio.