Quasi diplomatica con crema pasticciera al limoncello

L’ultima creazione mi sembra sempre la più bella.

Questa ricetta fa tanto famiglia, già nelle proporzioni si presenta in un formato gigante, utile per una festa di compleanno (vedi il mio caso) o per un pranzo all’aperto con gli amici (puoi superare anche il piattino di servizio ché puoi mangiarla semplicemente con le mani).

L’ho definita una quasi diplomatica perché non è una vera e propria diplomatica. Si compone di due strati di pasta sfoglia leggermente zuccherati, si infila dentro una crema pasticciera aromatizzata al limoncello intermezzata da classicissimi savoiardi imbevuti in una bagna al limoncello, of course (chiamasi legge della coerenza!)

Il savoiardo non l’ho inserito per creare una variante wow, ma semplicemente perché mi piace trovare escamotage per ridurre i tempi di realizzazione, anche perché molto onestamente ai tempi di preparazione in cucina vanno inseriti anche i tempi di pulizia della stessa! 😉

RICETTA QUASI DIPLOMATICA CON CREMA PASTICCIERA AL LIMONCELLO

  • 2 rotoli di pasta sfoglia rettangolare
  • latte o panna per spennellare
  • zucchero semolato q.b. per spolverare
  • 1 litro di latte fresco
  • 100 gr di farina
  • 200 gr di zucchero
  • la scorza di 1 limone bio
  • 2 tazzine di limoncello (o crema al limoncello)
  • 8 tuorli
  • 40 gr di burro
  • 2 pacchetti di savoiardi
  • per la bagna: 150 ml di acqua, 50 gr di zucchero, buccia di limone, limoncello q.b.
  • per la finitura: zucchero al velo q.b. , scorzetta di limone

Srotola la pasta sfoglia, spennella del latte e distribuisci uniformemente dello zucchero semolato. Bucherella la superficie con i rebbi di una forchetta. Sposta la sfoglia nel forno preriscaldato a 200 gradi e fai cuocere fino a doratura – per una riuscita perfetta non appena la pasta gonfia, adagia sopra una gratella metallica -. Sforna e ripeti l’operazione con la seconda sfoglia.

Prepara la crema: monta i tuorli con lo zucchero, aggiungi la farina e aggiungi il latte precedentemente portato a bollore con la buccia di limone. Mescola bene e sposta sul fuoco portando a cottura la crema. Aggiungi il burro freddo a cubetti e le tazzine di limoncello. Amalgama bene e lascia raffreddare – meglio se trasferisci la crema in un contenitore riponendolo in frigo -.

Prepara la bagna: porta a bollore l’acqua con lo zucchero e la buccia di limone. Spegni e aggiungi il limoncello nella quantità desiderata.

Assembla la torta: poggia su un vassoio capiente la sfoglia rustica, distribuisci la metà della crema pasticciera al limoncello e livella bene con una spatolina o un coltello a lama lunga; imbevi i savoiardi nella bagna e distribuiscili sulla crema, aggiungi l’altra metà della crema e completa con la seconda sfoglia rustica.

Metti in frigo a rassodare per alcune ore. Al momento di servire spolvera con zucchero al velo e a piacere della buccia di limone.

Sfoglia con crema e fichi

E poi stamattina ho deciso di ritornare. Non l’avevo programmato, tantomeno avevo dato un blocco temporale alla mia assenza. Rientro non perché abbia appianato le cose che non vanno – mi ero detta ritornerò sul blog quando saprò dare una definizione piena a questa mia passione-.

Rientro perché a volte le cose succedono.

Succedono e basta.

Riparto senza aver fissato degli obiettivi. Riparto perché sento che è giusto così.

SFOGLIA CREMA E FICHI

sfoglia di crema e fichi.jpg

Ingredienti

  • sfoglia: 1 rotolo di pasta sfoglia rettangolare

1 cucchiaio di zucchero

  • crema: 2 uova, 60 gr di zucchero, 300 ml di latte, 35 gr di farina, scorza di limone
  • copertura: fichi a volontà

 

Procedimento

Srotola la pasta sfoglia, spolvera la superficie con un cucchiaio di zucchero semolato. Bucherella con i rebbi di una forchetta. Sposta in frigo per 20 minuti.

Cuoci la pasta sfoglia in forno a 200 gradi per 20 minuti (se dovesse rigonfiarsi in cottura, adagia una gratella e porta a cottura). Sforna.

Per la crema: monta le uova con lo zucchero, poi unisci la farina setacciata e il latte tiepido versato a filo. Aggiungi la scorzetta grattugiata di un limone, quindi poni la crema sul fuoco e sempre mescolando addensala. Allontana dal calore e lascia raffreddare.

Quando la crema sarà fredda trasferiscila in una tasca da pasticcere e distribuiscila sulla superficie della sfoglia. Livella con un coltello dalla lama lunga appena inumidito.

Sbuccia i fichi (meglio se freddi e ben maturi) e sistemali sulla crema.

Sposta in frigo fino al momento di servire.

Se vuoi aggiungi mandorle: la combo fichi e mandorle (ma tanto voi già lo sapete!)

 

 

Pasticciotto

Il pasticciotto o altrimenti detto bocconotto fa parte della mia storia famigliare eppure nessuno – o quasi – l’ha mai preparato. Mi spiego meglio: a casa della mia nonna materna prima in campagna e poi in città faceva bella mostra di sé un corredo in rame sempre lucente. Sulla parete frontale all’ingresso, nella parte dove l’occhio cade più sovente, c’erano appesi una maxi tortiera e a raggiera dei  piccoli stampini, con piccoli occhielli appoggiati sui chiodini. Erano i piccoli gioielli di nonna e le chiedevo ogni volta perché erano li, le chiedevo perché mai delle tortiere dovessero penzolare da una parete. Lei era ogni volta stupita dalla mia domanda, mi accorgevo che per lei fosse una domanda sciocca.

Io non l’ho mai vista fare dei dolcetti. Eppure ne ricordava la dolcezza ogni volta che li guardava e me ne parlava.

Chiudo, perchè ricordare mia nonna è insieme un ricordo bello, ma ancora bruciante, scrivo e non riesco a trattenere le lacrime. E un pasticciotto non può che far gioire nella sua rustica semplicità, nel suo essere cosi dolce e casalingo.

pasticciotto foto

Il dolce più semplice che c’è: un contenitore di frolla in cui è racchiusa la crema pasticciera e una piccola amarena che regala il giusto equilibrio. Io ho fatto una versione smart dei pasticciotti ed ho utilizzato lo stampo da muffin – in realtà la forma con cui i pasticciotti sono più conosciuti è oblunga, in altri casi tondeggiante- . Ad ogni modo questo è un pratico espediente per ricavare dei pasticcciotti in assenza degli stampi specifici.

RICETTA PER PASTICCIOTTI

per l’impasto:

  • 300 grammi di Farina
  • grammi di Lievito per dolci
  • 125 grammi di Zucchero
  • 125 grammi di Strutto
  • 2 uova

Per il ripieno

  • 400 milligrammi di Latte intero
  • 85grammi di Zucchero vanigliato
  • 25grammi di Amido di mais
  • 25grammi di Farina
  • 12 Amarene sciroppate
  • 4 tuorli

per spennellare

  • 1 tuorlo + un cucchiaio di latte

PREPARAZIONE

  1. Preparare l’impasto dei pasticciotti. Mettere farina, lievito, zucchero e strutto in una ciotola, amalgamare e formare delle grosse briciole. Aggiungere 2 uova, uno per volta, e impastare fino a formare un’impasto omogeneo. Prendere l’impasto, coprirlo con pellicola e mettere in frigo per mezz’ora.
  2. Preparare la crema. Riscaldare il latte, senza che tocchi il punto di ebollizione. In una ciotola unire 4 tuorli e lo zucchero, montare bene con una frusta elettrica. Aggiungere la farina e la maizena, poi unire il latte caldo, amalgamare bene e spostare l’intero composto in un pentolino per fare addensare la crema. Spostare la crema in una ciotola e fare intiepidire.
  3. Riprendere l’impasto e stendere i due terzi di esso. Coppare 12 dischi del diametro di 10 cm e sistemarli all’interno di una teglia da muffin. Posizionare all’interno di ciascun disco un’amarena sciroppata e riempire di crema.
  4. Stendere la restante parte di impasto in uno strato più sottile, coppare 12 dischi e sistemarli su ciascun pasticciotto. Sigillare bene i bordi ed eliminare l’impasto in eccesso.
  5. Sbattere un uovo con il latte in una ciotolina e con l’aiuto di un pennello spennellare la superficie di ciascun pasticciotto.
  6. Cuocere i pasticciotti in forno preriscaldato a 180 gradi per 20 minuti circa.

Fagioli cannellini su crema di finocchi (calda e fredda)

 

Diciamo che oggi è proprio una giornata da archiviare. Un martedì anomalo, più insidioso di un lunedì. A complicare il tutto l’arrivo di una spruzzata di neve con temperature gelide. Freddo inaspettato. Neve inaspettata. E un sentimento di fastidio che sta accompagnando la mia giornata.

Per farla breve ho pensato ad una ricetta a metà strada tra il detox  (usciamo dalle feste pasquali) e il comfort food (per lenire le mie altalene umorali).

Una crema di finocchio setosa e  saporita si accompagna a gustosi fagioli cannellini. Una zuppa nuova, ricca di umori, perfetta  da gustare in queste giornate.

fagioli cannellini

Avvolgente mangiandola da calda, stuzzicante da fredda. L’ho apprezzata in entrambi i casi, ma oggi vi consiglio la versione calda. 😉

Ho pensato che servita in cocottine più piccole è un’idea alternativa per un antipasto diverso e fuori dal comune.

INGREDIENTI FAGIOLI CANNELLINI SU CREMA DI FINOCCHI

  • 4 finocchi medi
  • 250 gr di fagioli cannellini già cotti
  • 1 cipolla
  • olio q.b.
  • sale q.b.
  • alloro
  • 1 spicchio di aglio

PREPARAZIONE

  • Monda i finocchi eliminando le foglie esterne. Affetta e metti da parte.
  • Taglia a fettine una cipolla e falla rosolare in una casseruola con olio. Aggiungi i finocchi, fai insaporire qualche istante, copri con acqua calda a filo e fai cuocere per 10 minuti.
  • Frulla il composto fino a renderlo cremoso.
  • Salta i fagioli cannellini in una padella con un filo di olio, uno spicchio di aglio e foglie di alloro.
  • Sistema la crema di finocchi sul fondo, aggiungi i fagioli cannellini. Se vuoi aggiungi un filo di olio e decora con le barbe dei finocchi e una foglia di alloro.

Zeppole (la zeppola di mamma)

zeppole

Vedo zeppole ovunque. Sento parlare di zeppole ovunque.

Mi chiedono: ma tu le fai le zeppole a S. Giuseppe?

In realtà la risposta è ni, nel senso che la ricetta della zeppole è quasi esclusiva di mia madre. E’ lei la custode della zeppola. E’ lei che deve prepararle perché anche papà preferisce cosi. Perché sono il suo dolce preferito e fatte da lei dice che sono più buone. E io lascio fare. Perché è sempre stato cosi. E io voglio che sia cosi.

E’ il dolce che ristabilisce i ruoli. E’ il dolce famigliare, estremamente bello e infinitamente buono, nella sua prorompente bontà: una base di pasta choux fritta, arricchita da golosa crema pasticciera e impreziosita da una lucente amarena.

Io mi sono occupata della crema pasticciera. Ogni volta vario ricetta. Questa volta ho utilizzato una variante con maizena e mantecatura al burro, prendendo spunto dalla ricetta del blog La Ciliegina sulla torta. Ho  diminuito però le quantità del burro e velocizzato un passaggio: sono si precisa, ma troppi passaggi e attese tendo a stroncarli sul nascere.

Il risultato? Buone e amabilmente casalinghe.

INGREDENTI PER ZEPPOLE 

  • 250 gr di acqua
  • 150 gr di farina
  • 70 gr di burro
  • 3 uova
  • 2 cucchiai di zucchero
  • un pizzico di sale
  • una puntina di lievito vanigliato
  • olio di semi per friggere

 

per la crema pasticciera

  • 500 gr di latte
  • la scorza di un limone
  • 4 tuorli
  • 120 gr di zucchero
  • 40 gr di maizena
  • 20 gr di burro

 

Per decorare: amarene, zucchero a velo e cannella q.b.

PREPARAZIONE

  • Prepara la crema pasticciera.

Versa in un pentolino il latte, aggiungi la buccia del limone, una parte di zucchero e porta a ebollizione.

In un’altra ciotola, riunisci i tuorli e incorpora la restante parte di zucchero. Lavora bene con una frusta. Aggiungi la maizena setacciata e poi a filo versa il latte sul composto stemperando e continuando a rimestare con una frusta.

Versa il composto in una pentola con il doppio fondo in acciaio e mantenendo il fuoco dolce, continua a girare fino a quando non raggiungerà la giusta consistenza.

Spegni il fuoco e sposta la crema in un nuovo contenitore (meglio se di vetro). Una volta che la temperatura si è abbassata, introduci il burro a temperatura ambiente e tieni da parte la crema pasticciera.

  • Prepara le zeppole

Metti a bollire l’acqua assieme al burro, aggiungi anche lo zucchero, un pizzico di sale e la scorza del limone. Quando l’acqua ha raggiunto il bollore incorpora la farina setacciata rimestando fino a quando il composto si stacca dalle pareti della pentola.

Spegni il fuoco e lascia raffreddare:  per accelerare l’operazione sposta il composto in una ciotola.

Aggiungi poi le uova  -una per volta- lasciandole assorbire completamente al composto: utilizza una frusta o un cucchiaio di legno maneggiandole energicamente. In ultimo metti una puntina di lievito vanigliato.

Trasferisci l’impasto delle zeppole in una tasca da pasticcere, dotata di bocchetta a stella e comincia a formare le zeppole.

Fai cosi: ritaglia dei quadrati di carta forno  – ad es. di 10 cm X 10 cm- e distribuisci sulla loro superficie l’impasto realizzando delle forme circolari allineandoti alla grandezza del quadrato ritagliato.

Riscalda abbondante olio di semi e quando è bollente sposta le zeppole – unitamente alla carta sulla quale sono state realizzate-  lasciandole dorare a fuoco medio, prima da un lato, poi dall’altro.

Scola le zeppole su carta assorbente e fai raffreddare.

Guarnisci con crema pasticciera -distribuiscila con una sacca a poche -, decora ciascuna zeppola con un’amarena e cospargi con zucchero a velo e un pizzico di cannella.

N.b. Aggiungi l’amarena e lo zucchero al velo poco prima di servire.