Crostata con confettura di lamponi

Con questa ricetta ho voluto inaugurare il mio nuovo stampo con fondo removobile che trovo adorabile e semplicemente geniale aka se non ce l’hai dovresti averlo! Avrei dovuto utilizzarlo per il mio compleanno per realizzare una crostata con cottura in bianco, ma poi, ho virato sulla chiffon cake, ricetta che trovo ugualmente su-bli-me – vi assicuro non è un’ auto-iniezione di entusiasmo!-
Poi il richiamo di una confettura di lamponi in frigo ha dato in là ad una crostata stre-pi-to-sa (arridaje!)

Faccio una piccola confessione: non sono brava con i reticoli delle crostate, dunque ripiego quasi sempre sui cosini per tagliare i biscotti, il risultato oltre che mooolto scenografico è a prova di riuscita!

Ritorno alla ricetta della crostata con confettura di lamponi…in realtà potresti prepararla con qualsiasi altra confettura o marmellata, ma quella di lamponi la trovo spettacolare: sa di fresco, leggermente acidula e al gusto la trovo incantevole. Fossi in te correrei il rischio di accendere pure il forno!

RICETTA CROSTATA CON CONFETTURA DI LAMPONI

  • 300 gr di farina 00
  • 150 gr di zucchero
  • 150 gr di burro
  • 2 tuorli + 1 uovo intero
  • 1/2 bustina di lievito
  • 350 gr di confettura di lamponi

Fai la frolla: in una planetaria poni la farina e il burro freddo a pezzettini e mescola con la frusta piatta, subito dopo aggiungi anche lo zucchero fino a formare un composto simile a sabbia fine.

Aggiungi i tuorli e le uova intere leggermente sbattute, metti in azione la planetaria giusto il tempo che si formi un composto abbastanza uniforme (negli ultimi istanti aggiungi pure il lievito).

Raccogli il composto e mettilo in frigo per almeno 1/2 ora.

Imburra e infarina uno stampo rettangolare con fondo amovibile di circa 30 cm di lato.

Riprendi l’impasto dal frigo, spolvera la farina e con un matterello (e se vuoi con l’aiuto di carta forno) stendilo in un rettangolo sufficientemente grande a ricoprire la superficie e i bordi dello stampo. Sposta la frolla stesa nello stampo ed elimina le eccedenze (con quelle ricaverei i cuoricini!)

Bucherella la base della frolla con i rebbi di una forchetta e aggiungi la confettura distribuendola uniformemente. Reimpasta velocemente la frolla avanzata e con un tagliabiscotti a forma di cuore ricava dei cuoricni (stendi la frolla più sottilmente rispetto alla base).

Sposta i cuoricini sulla crostata e cuoci in forno preriscaldato statico a 180 gradi per 40 minuti.

Note. Tagliala a quadrotti e conserva in frigo! 😉

*Appunto qui la ricetta della crostata (che mi piace un sacco) di Teresa Balzano di Peperoni e Patate.

INGREDIENTI

300 gr di farina 0

150 gr di zucchero

150 gr di burro

3 tuorli

scorza di limone

1 cucchiaino di lievito per dolci

confettura a piacere

Unisci tutti gli ingredienti e impasta rapidamente per ottenere un composto liscio ed elastico.

Imburra una teglia e stendi la pasta con le dita direttamente con la teglia, lasciando un po’ di impasto per le striscioline.

Farcisci con la confettura. Stendi la pasta rimanente e forma le striscioline.

Inforna a 180 gradi per circa 35/40 minuti finché la frolla diventerà dorata.

Crostatine all’olio di oliva

Queste crostatine sono nate qualche giorno fa.

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Ho riscoperto i pomeriggi fatti di crostate, fatti di un tempo dolce, lento e annulla pensieri. Mi riportano nel mio tempo adolescente quando fare una crostata voleva dire impiegare un pomeriggio. Mi piaceva dedicarmici per ore:  riempivo la base della teglia di almeno 30 cm di diametro staccando pezzetti di frolla all’olio e li maneggiavo tra le mani fino a farmele sudare. Ricordo mia madre lanciarmi degli sguardi prima di ammonimento, poi seguivano gesti di mano (per scuotermi ad accelerare) e infine sopraggiungeva il “menamé”, che è un modo gergale (molto poco gentile) per dire “muoviti, fai presto”.

Non riuscivo a capacitarmi come fare nel più breve tempo possibile. Capivo di essere lenta, ma volevo far credere che era  la moneta di scambio all’esser precisi. Ma niente, il risultato alla fine non mi convinceva nemmeno: veniva fuori una crostata bassa e croccante che rifiutavo anche solo di assaggiare (mi bastava avvertire la resistenza della frolla al coltello).

Ne sono passati di tentativi di crostate fino ad arrivare ad esserne soddisfatta (la base della frolla la trovi qui) e da lì una serie di variazioni alle mandorle, alla semola, alle nocciole. Il minimo comune denominatore è la presenza del burro: secondo me è l’elemento indispensabile che rende una frolla tale.

Ma.  Io nasco con le frolle all’olio. E sono ritornata li dove le ho lasciate. Ho cercato di realizzare una frolla all’olio dalla consistenza rustica, dove la presenza dell’olio non fosse invadente. Risultato piacevolmente leggero.

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Mamma soddisfatta e me felice!

La ricetta è qui su Paperproject.

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Confettura di melecotogne e noci

Non mi sarei mai aspettata di appassionarmi cosi tanto alla cucina. Tanto meno immaginato di aprire un blog e scrivere addirittura di confetture. In momenti di strategie da quattro soldi avevo anche pensato di cancellare per sempre il nome di Erbacipollina negli annali dei foodblog: volevo convincermi del fatto che era un nome che funzionava poco, che fosse incoerente con la natura del mio foodblog.

In realtà Erbacipollina è un suono che a me suona simpatico. E’ gioioso, grazioso. E poi  i diminuitivi hanno il potere di rendere tutto cosi amorevole e vezzoso, roba da farti fare smorfie e vocine strane… e quando sento nominare la mia erbacipollina avverto quasi  una soglia di pudore. Mi verrebbe da proteggerla, di coprirla, di tenderle la mano.

Vabbè…lascio andare i miei pensieri..

Potrei parlare per ore di nonne e cotognate, di quanto la confettura di melecotogne sia per eccellenza la “marmellata” di casa. Ma in questo momento non mi sono sentita di approcciare la ricetta di famiglia e ho elaborato una nuova variante, che combina melecotogne e noci. Lo trovo un abbinamento eccezionale, particolare e fuori dal comune.

Per questa ricetta sono stata ispirata da Marta Picco, trovi l’intero post su http://lifestyle.paperproject.it/autunno-marmellata-mele-cotogne-noci

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Le melecotogne durante la cottura esplodono in un trionfo di dolcezza, la presenza della noci la stempera pacatamente a vantaggio anche della nota croccante.

La immagino su piccole fette di pane tostato ad accompagnare un the, da servire in piccole tazzine per la colazione delle feste e pronta da spalmare su panini morbidi caldi o su croissant integrali.

Io direi di dare un occhio alla ricetta.

INGREDIENTI PER CONFETTURA DI MELECOTOGNE E NOCI

  • 1 kg di melecotogne (al netto degli scarti)
  • 125 gr di noci sgusciate
  • 1 limone
  • 500 gr di zucchero
  • cannella q.b.

 

PREPARAZIONE

 

  • Sciacqua le melecotogne e asciugale con un panno. Con l’aiuto di un coltellino ben affilato elimina la buccia delle melecotogne e il torsolo centrale.
  • Affetta le melecotogne finemente, spostale in una ciotola e irrorale con il succo del limone.
  • Sposta le fette di melecotogne in una pentola, aggiungi lo zucchero, le noci, 2 bicchieri di acqua e porta a cottura la confettura rimestando di tanto in tanto (dal momento dell’ebollizione calcola 45 minuti circa). A fine cottura aggiungi della cannella.
  • Se preferisci una consistenza più spalmabile – cosa che io faccio – aziona il mixer e procedi a piccoli colpetti: non insistere troppo altrimenti rischi di frullare completamente anche le noci.
  • Con l’aiuto di un cucchiaio versa la confettura di melecotogne e noci in barattoli ben puliti, tappa e rovescia i barattoli.
  • Conserva in un luogo asciutto.

 

Confettura di zucca al cardamomo

Di seconde possibilità. Magari la vita facesse il pieno di seconde possibilità. Magari si potesse battere il secondo ciak senza le ansie del maledettissimo “buono alla prima”. Rischi di pensare di perdere quella sacrosanta spontaneità delle prime volte, di perdere quello slancio genuino e intrinsecamente vero.

Invece no, le seconde possibilità sono belle se sono vere.

Sono belle se le vivi cambiando prospettiva, ricalcolando ogni ricordo pensando che da qualche parte ci deve essere un errore, anche piccolo, infinitamente piccolo.

E cosi è stato per la zucca.confettura zucca cardamomo

Un errore in passato ci deve essere stato. Ora ci siamo comprese. A volte amandoci anche alla follia.

Questa volta la zucca si è trasformata in una preziosissima confettura, profumata al cardamomo.

Dolce, profumata, cremosa e irresistibilmente colorata.

Per la ricetta mi sono affidata ad una botte di ferro (Fiordifrolla), non potendomi concedere passi falsi. E l’ho ricalcata pari pari e posso assicurarvi che è perfetta cosi, non va cambiata di una virgola.

Colore, consistenza e profumi fantastici. Il cardamomo si sente e va a “spezzare” l’ estrema dolcezza della confettura. Molti mi hanno chiesto: e come la uso? La mia risposta immediata è: ” la consumi come una normale confettura”. In onestà io dico che la confettura di zucca al cardamomo si presta ad essere una brillante confettura da degustazione. La immagino ad accompagnare formaggi freschi o stagionati, a fare bella mostra di sè sulle tavole imbandite di Natale, agghindata con un nastrino in un piccolo vasetto.

La immagino sotto la crosta di una sbriciolata, la immagino come topping di una meravigliosa cheesecake o ancora spalmata con generoso burro su piccole fette di baguette.

La confettura alla zucca e cardamomo  è quella famosa ciliegina sulla torta!

INGREDIENTI PER LA CONFETTURA DI ZUCCA AL CARDAMOMO

  • 1 kg di zucca
  • 800 gr di zucchero semolato
  • 5/6 bacche di cardamomo
  • 2 bicchieri di acqua (circa 300 ml)
  • scorza di limone

PREPARAZIONE

  • Sbuccia la zucca, riducila a fettine sottili. Per questa operazione utilizza uno spelucchino.
  • Apri le bacche di cardamomo, raccogli i semini, trasferiscili in un mortaietto e pesta.
  • Trasferisci la zucca in una casseruola abbastanza capiente. Aggiungi lo zucchero semolato, il cardamomo, l’acqua e la buccia di un limone e fai cuocere a fiamma bassa – calcolando 45 minuti* dal momento dell’ebollizione -.
  • Recupera con una pinzetta le bucce di limone e con l’aiuto di un mixer ad immersione frulla fino ad ottenere una purea.
  • Invasa la confettura in vasetti di piccole dimensioni e tappa.

*non cuocere oltre, perchè una volta frullata la confettura tenderà ad addensare.

NOTE

Se amate il caffè amaro, vi consiglio di diminuire le quantità di zucchero. Io tuttavia applico la “teoria della nonna” per cui le elevate quantità di zucchero rispondono a mere ragioni di conservabilità.

E’ sempre consigliato sterilizzare i vasetti prima di invasare. Io “sterilizzo” (concedetemi il termine) agitando nei vasetti una piccola quantità di grappa che poi scolo (è un mio personale metodo che ho collaudato negli anni e di cui però ignoro la dimostrabilità scientifica).

Rose nere con ricotta, albicocca e mandorla

Sono una  ritardataria per costituzione: tendo a rimandare l’irrimandabile.

Per fortuna esistono delle scadenze, che perlomeno mi restituiscono il senso del tempo, che nella mia scala di valori è classificato come infinito. Sono quella che al suono della sveglia preferisce restare ancora un pò nel letto – con il rischio di riaddormentarsi e risvegliarsi di soprassalto…-. Sono quella che prende delle pause infinite con la scusa di ricaricarsi. Sono quella che in vista di un’uscita si prepara mentalmente 3 giorni prima, ma in pratica lava i capelli mezz’ora prima di uscire – con tanto di piastra da passare sulla mia folta mole di capelli -.

Ora questo quadro non depone a mio favore, lo so. Ma per la legge del contrappasso sono quella per cui se una cosa la deve fare, la deve fare bene: di corsa, notte insonni, fiato sul collo.

Fondamentalmente sono una “pigra e sognatrice“: all’atto mentale, con tanto di picchi creativi, non risponde in maniera automatica l’azione. Ad ogni modo mi serve l’adrenalina delle scadenze o forse il mio atteggiamento presuppone un altro concetto: la “puntualità approssimativa“- insomma per farla breve agli appuntamenti mi piace arrivare 5 minuti prima o 5 minuti dopo -.

Questo preambolo per dirvi che la ricetta che pubblico oggi rientra nel contest Rigoni di Asiago MasterCrepes con scadenza domani…

master crepes rigoni di asiago

Avevo immaginato almeno 15 giorni prima la ricetta, ma l’ho fatta praticamente stamattina. Ho dato il mio meglio, assecondando la mia personale visione di cucina: regionale, semplice, essenziale.

Ho utilizzato per la base della crepe una percentuale di farina di grano arso mista a farina 00. Per il ripieno ho usato ricotta di mucca, dolcificata con zucchero e cannella e come godurioso topping la confettura Fiordifrutta Albicocche, con lamelle di mandorle che si uniscono piacevolmente all’insieme. Sono le rose nere con ricotta, albicocca e mandorla.

INGREDIENTI ROSE NERE CON RICOTTA, ALBICOCCA E MANDORLA

  • per la crepe: 160 gr di farina 00
  • 40 gr di farina di grano arso
  • 260 ml di latte
  • 1 cucchiaio di zucchero
  • burro q.b.

 

  • per il ripieno: 250 gr di ricotta
  • 100 gr di zucchero
  • cannella q.b.

 

  • per il topping: confettura di albicocche Fior di frutta
  • lamelle di mandorle q.b.

 

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Preparazione

 

  • In una boule rompi l’uovo e sbattilo leggermente, unisci il latte e le farine setacciate amalgamando bene il composto. Aggiungi anche 1 cucchiaio di zucchero. Lascia riposare la pastella almeno 15 minuti.
  • Nel frattempo lavora la ricotta ben scolata con lo zucchero e un pizzico di cannella.
  • Prepara le crepes: imburra una padella antiaderente oppure una crepiera, dosa la pastella a formare uno strato sottile e cuoci da entrambi i lati per pochi minuti.Sposta la crepe su un piatto piatto facendola scivolare dalla padella. Continua allo stesso modo fino ad ultimare la pastella.
  • Spalma su ciascuna crepe un cucchiaio di crema di ricotta, arrotola la crepe su se stessa e tagliala in tocchetti di 4/5 cm. Sposta questi pezzi su un un piatto, premendo leggermente al centro a formare la sbocciatura di una rosa.
  • Sposta la confettura in una ciotolina e prelevane della quantità con un cucchiaio. Fai scivolare la confettura sulle rose di crepe e guarnisci con lamelle di mandorla tostate.

 

Crostata ricotta e marmellata (cuori e stelle per la festa della mamma)

Era da tempo che volevo unire due foodblogger che mi piacciono tanto: ChiaraPassion e Robysushi.

Chiarapassion mi piace perchè è un pò una fatina del food: tutto ciò che lei tocca diventa estremamente fashion di gusto. Vogliamo parlare dei cuoricini sulle crostate? Vogliamo parlare della sponge cake? Della camy-cream? Robysushi mi piace perchè è una fonte inesauribile di idee. Vi dice niente la sua rubrica 5 ingredienti in 5 mosse? Lei è una stacanovista del food. Una stellina del food. Quasi non riesco a starle dietro sui canali social.

Allora ho pensato di unirle e di mettermi in mezzo pure io. Preparo una crostata cuoriciosa barra stellata, rubando l’idea a Chiarapassion, e la riempio con un abbinamento che ho rubato a Robysushi. La fusione è di quelle che meritano un 10 e lode.

Per la crostata ho utilizzato il classico impasto della crostata -per intenderci quello che uso per la crostata alla nutella-, per la farcia un abbinamento gustosissimo con ricotta lavorata con zucchero e cannella e una confettura di frutti di bosco.
Vi dico solo che è crostata troppo buona. Non l’ho preparata per la festa della mamma, ma è perfetta per la festa della mamma!
Segui la ricetta della crostata ricotta e marmellata.

Ingredienti
300 gr di farina
150 gr di zucchero
150 gr di burro ammorbidito a temperatura ambiente
1 uovo
1 tuorlo
1 pizzico di bicarbonato

250 gr di ricotta
125 gr di zucchero
cannella q.b.
200 gr di confettura di frutti di bosco

crostata ricotta e marmellata
Preparazione

Versa in una ciotola la farina setacciata. Incorpora i tocchetti di burro e comincia a lavorare l’impasto formando dei grumi lavorando con le punte delle dita.

Rompi in una piccola ciotola l’uovo e il tuorlo e battili leggermente con l’aiuto di una forchetta.

Ingloba l’uovo all’impasto, aggiungi lo zucchero, un pizzico di bicarbonato e amalgama gli ingredienti. Quando gli ingredienti saranno bene inglobati, sposta il composto su una spianatoia e lavora velocemente a formare un composto omogeneo (ti è stato piu’ volte ricordato di non lavorare troppo l’impasto, altrimenti il burro scioglie!)

Impacchetta la tua palla nella pellicola trasparente e mettila in frigo per almeno 1/2 ora.

Lavora la ricotta con lo zucchero, aggiungi cannella a piacere e tieni da parte.

Riprendi l’impasto, dividilo in due. Stendi in una sfoglia e spostala in uno stampo imburrato e infarinato. Stendi l’altra parte della sfoglia e ricava con due tagliabiscotti cuori e stelle.

Farcisci la crostata: spalma sul fondo la marmellata e livella con un cucchiaio, distribuisci la ricotta e livellala bene con una spatola.

Decora la crostata posizionando i cuori lungo il bordo della crostata e al centro i ritagli a forma di stella.
Cuoci in forno preriscaldato a 180 gradi per 25 minuti.
Sforna la crostata su una gratella e lascia intiepidire.

Servi e godi l’esplosione di bontà!

note.
Puoi sostituire la confettura con quella che ti piace di piu’: perfetta quella di amarene che si abbina benissimo alla ricotta o per regalare un sapore ancora piu’ fresco usa una marmellata di limone. Preferisci confetture dal gusto piu’ aspro in modo da bilanciare con la ricchezza e la dolcezza della ricotta! 🙂