Gamberoni gratinati al forno

Ho letto da qualche parte che la scrittura arriva prima di tutti al cuore delle cose, aggiungo che le parole scritte si insinuano come pietre miliari nei pensieri e le rendono sostanza. In fondo il senso del mio scrivere ricette è proprio lì…

Termino il 2017 con maggiore consapevolezza. Un anno in salita, di giornate a volte pesanti e indefinite. Un anno di ricerca di me. A volte di dolore. Ma anche di sollievo.

Sollievo nel sapere che nonostante tutto conservo l’innocenza di guardare il lato buono che c’è, di perdonare mancanze, di chiedere scusa e ricominciare.

Per il nuovo anno voglio di più, perché credo di meritarlo.

E lo auguro anche a voi. ❤

Vi lascio con una ricettina col botto: gamberoni gratinati al forno. Scenografica, buona e direi essenziale per salutare questo anno faticoso! 😉

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Ricetta gamberoni gratinati al forno

  • 12 gamberoni
  • pangrattato 130gr
  • sale, pepe, olio q.b.
  • origano, prezzemolo,  zeste di limone

Preparazione

Pulisci i gamberoni: sciacqua sotto acqua corrente fredda la parte superiore senza staccare completamente la testa dal corpo. Incidi il carapace con una forbice e con l’aiuto di uno stecchino elimina il filo nero.

Incidi con un coltello ben affilato lungo la traccia del budello senza tagliare il gamberone in due.

In una ciotola unisci il pangrattato, il sale, il pepe, il prezzemolo tritato, l’origano e la buccia di limone grattugiata. Aggiungi dell’olio e amalgama fino a formare un composto simile a sabbiolina bagnata.

Irrora con un filo di olio i gamberoni e disponi su ciascun gamberone la panatura.

Sposta i gamberoni su una teglia ricoperta di carta forno, irrora con ulteriore olio e cuoci in forno a 180 gradi per 20 minuti.

 

Seppie e patate

Sono ripartita due mesi fa col blog. Senza troppe congetture, senza piani, senza una direzione definita. Sono ripartita dal “mio perché”. Quello originario, profondo, autenticamente vero. Sono ripartita con la consapevolezza dei limiti che ho. E con il desiderio rinvigorito di seminare cose buone.

Le mie cose buone.

La mia cucina. La mia idea di cucina.

Non amo molto raccontarmi. Un controsenso, lo so, rispetto alla figura del blogger che è l’estrema sintesi del moderno autobiografismo. Voglio raccontarmi con le ricette. E in cuor mio sperare che queste bastino a creare un rapporto vero, bello e profondamente autentico con chi mi legge. Io con i miei slanci. Io con i miei arresti. Io con le mie ansie. Io con i miei desideri. Io con le mie insicurezze. Io e le mie poche certezze.

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La ricetta di oggi – seppie, patate e cipolle– è a metà strada tra l’entroterra e il mare: un incontro di sapori gentile che vale come secondo piatto e in porzioni più piccole come uno stuzzicante antipasto. Ho optato per la cottura in due tempi: prima cuocio le patate, poi aggiungo le seppie. Il risultato è un piatto equilibrato, leggero e digeribile.

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INGREDIENTI PER SEPPIE E PATATE

  • 4 patate medie
  • 4 seppie di media grandezza
  • 1 cipolla dorata
  • olio, sale, pepe, rosmarino
  • prezzemolo fresco
  • pangrattato q.b.
  • una spolverata di parmigiano

PREPARAZIONE

Pulisci le seppie eliminando l’osso centrale, la sacca interna e la pellicola esterna, elimina il becco e gli occhi dai tentacoli. Sciacqua velocemente sotto acqua corrente.  Dividi con l’aiuto di un coltello ben affilato in pezzi regolari. Tieni da parte.

Pela le patate. Affettale finemente (spessore di 3/4 mm) e spostale in una ciotola con acqua fredda.

Distribuisci dell’olio sul fondo di una teglia e sposta le patate (ben scolate) formando un solo strato. Aggiungi la cipolla affettata. Regola di sale e pepe, aggiungi un rametto di rosmarino e sposta in forno a 200 gradi e cuoci per 20 minuti o fino a quando le patate assumono un bel colore dorato.

Tira fuori la teglia dal forno, sistema i pezzi di seppia e tentacoli, condisci con prezzemolo fresco tritato, una spolverata di parmigiano grattugiato. Rifinisci con del pangrattato e un giro di olio. Metti in forno per altri 15 minuti (sentirai un fantastico odorino…;))

Sforna e impiatta distribuendo il condimento che è sceso sul fondo.

 

Il mio progetto per De Longhi

Che strana entità è il foodblogger! Eppure io adoro il mondo del foodblogging.

Mi piace questa strana forma di “figura” ibrida, che nasce sull’onda di una passione al chiuso di quattro pareti in cucina e poi trasloca su una tastiera gli odori, i sapori, i ricordi di un piatto.

Sognando una casa più bella e grande per Erbacipollina, continuo a sperimentare nuove ricette, nuovi abbinamenti, a ricucire piatti della mia tradizione famigliare e del mio territorio.

E lo faccio con una promessa rivolta a me e a te che mi stai leggendo; e questo vale prima di ogni cosa:

Non farò mai mangiare cose che Michelotta non mangerebbe!

Vi presento 5 delle 10 ricette che ho elaborato per De Longhi, in collaborazione con I Love Italian Food. Ho trasferito l’anima di Erbacipollina nelle preparazioni declinandole nella forma semplice, pura e intrinsecamente genuina in perfetto michelotta style!

E queste ricette sono anche un pò vostre!

SLIDESHOW: pasta mediterranea gratinata, carote arrostite glassate al miele, cipolle gratinate,  polpettine di melanzane con pistacchi, spiedini di gamberi e zucchine.

 

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Impepata di cozze

Anche da bambina ho sempre mangiato le cozze. Ricordo ancora la mia felicità quando a cavallo tra gli 80 e 90, seduti al ristorante si aspettava l’antipasto di mare che molto prevedibilmente era una cocotte di impepata di cozze. E non molto finemente si gustavano,  senza troppi sensi di colpa se si schioccava – con annesso risucchio – piu’ del dovuto la lingua sul palato producendo quel rumorino cosi fastidioso  😉

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Dopo un’infanzia e adolescenza cozzaddicted, sono passata a negarmele completamente – il motivo in realtà non l’ho mai saputo -, per riprendere a partire dai 30 anni…da allora le mangio anche crude, con qualche goccia di limone (vi consiglio di assaggiare la cozza pelosa, che è fantastica!)

Comunque, oggi devo lasciarvi la ricetta della mia impepata di cozze, che molto personalmente ho aromatizzato con limone e peperoncino – oltre che aglio, prezzemolo e immancabile pepe – che insieme creano un mix esplosivo che a me piace molto e che rendono l’impepata di cozze una vera bomba di sapori.

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Bella, gioiosa e lussuriosa. Un’impepata di cozze  da WaO!

Ingredienti per 4/6 persone

2 kg di cozze

olio (abbondante)

2 spicchi di aglio

2 limoni

2 peperoncini piccanti

prezzemolo q.b.

pepe macinato al momento q.b.

Preparazione

  • Pulisci le cozze: elimina il bisso e le incrostazioni e tieni da parte.
  • In una padella capiente unisci abbondante olio, gli spicchi di aglio spellati, la buccia di un limone e i peperoncini spezzettati e fai rosolare a fiamma bassa.
  • Unisci le cozze, alza la fiamma e muovi energicamente la padella. Per i primi minuti tieni coperto, poi scopri e aspetta che le cozze si schiudano tutte. Spegni la fiamma.
  • Raccogli i molluschi con una schiumarola e spostali in un piatto da portata con i bordi rialzati, filtra il liquido e uniscilo alle cozze.
  • Decora con abbondante prezzemolo tritato, spicchi di limone e pepe macinato al momento.
  • Servire a cucchiaiate (di felicità) 🙂

Tip

Puoi accompagnare l’impepata di cozze con delle bruschette. O decidere di recuperare preventivamente una parte del liquido di cottura per cucinare un risotto di pesce.

Per la buona riuscita del piatto segui queste tre regolette.

1. Non lavare mai sotto acqua corrente le cozze.

2. Non lesinare nelle quantità di olio.

3. Non cuocere troppo l’impepata: non appena tutte le cozze sono aperte, l’impepata è pronta.

Seppia al sugo (di casa mia)

Questa è una di quelle ricette di casa: la ricetta della seppia come la preparavano le mie nonne. Per loro la seppia era al sugo. Non c’erano altre ricette. Al massimo arrostita. Nè piu’, nè meno. Perchè raccogli due piccioni con una fava: condisci gli spaghetti con il sugo di pomodoro e mangi la seppia per secondo, con tanto di scarpetta nel mezzo.

Raramente preparo la seppia al sugo e quando lo faccio, è una soddisfazione. Il profumo che invade la casa: lo riconosci è l’odore della seppia al sugo.

Seppia al sugo: piena, carica e avvolgente.

La carne della seppia morbida e succosa. Io adoro questo piatto, nella sua semplicità è sconvolgente.

seppia al sugo

Non ho aggiunto niente alla ricetta originale che da sempre abbiamo preparato a casa. Questa è la ricetta pura, senza aggiunte, nè sottrazioni.

Iingredienti

  • 2 seppie grandi già pulite
  • 1 litro di salsa di pomodoro
  • 1 spicchio di aglio
  • vino rosso q.b.
  • olio q.b.
  • sale q.b

Preparazione

Fai rosolare l’aglio in abbondante olio, aggiungi la seppia e sfuma con una spruzzata di vino rosso.

Fai evaporare e aggiungi la salsa di pomodoro, regola di sale, copri con un coperchio e lascia cuocere per almeno 50 minuti, girando di tanto in tanto. Negli ultimi minuti di cottura togli il coperchio.

Lascia riposare 20 minuti.

Sposta la seppia in un piatto da portata con qualche cucchiaio del sugo di pomodoro.

Note.

Con questo quantitativo puoi servire la seppia al sugo come piatto unico, accompagnandola con dei crostini di pane.

Oppure cuocere 320 gr di spaghetti e condirli con il sugo della seppia.

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Persico aromatizzato (20′ minuti)

persico aromatizzato

Ogni mia ricetta si accompagna ad una storia.
Questa è la storia di un persico che arriva in cucina con un pò di ritardo rispetto alla tabella di marcia. Oltre al ritardo del persico, si aggiunge una visita quasi inaspettata vicino all’ora di pranzo.

Che fare?

Applicare la infallibile teoria del “minimo sforzo, massima resa”.

E cosi, ho pensato ad una persico aromatizzato con zeste di limone, pangrattato, prezzemolo, origano e un pizzico di pepe.
Il risultato?
Un perfetto equilibrio tra il cuore morbido all’interno e la crosticina croccante e aromatica dell’esterno.
Da provare, perchè chi ha tempo -20 minuti-, non aspetti tempo!
persico in forno

Ingredienti

2 filetti di persico
pangrattato q.b.
sale, pepe
1 limone
origano secco
prezzemolo fresco
olio

Preparazione

Fodera una leccarda con carta da forno bagnata e strizzata.

Trita finemente il prezzemolo.

In un piatto fondo versa una generosa dose di pangrattato, unisci il prezzemolo tritato, l’origano, la buccia del limone e mescola.

Regola di sale e pepe i filetti di persico, poi impana da entrambi i lati facendo aderire bene il trito aromatico. Sposta i filetti panati sulla leccarda, irrora con un filo di olio e metti in forno ventilato per 20 minuti a 200 gradi.