La bandiera (orecchiette rucola e patate)

Non potevo non dedicare un piatto a Foggia, che mi ha abbracciata – a modo suo – per un anno intero. Un anno intenso. Di rientro e uscita dal lavoro. Ringrazio – a modo mio – questa città che conserva una cucina semplice, terrazzana, dall’anima un po’ dolce, un po’ amara. Un po’ come questo piatto: la bandiera, che nella forma più verace è conosciuta come a bandir.

La combinazione dei colori – bianco, rosso e verde – ne fotografano la sua italica essenza: il rosso dei pomodori, il verde della rucola e la sfumatura dei bianchi delle patate e delle orecchiette che ne danno la firma inequivocabile del fatto in Puglia.

Ho scelto dei pomodori pelati che passo al mixer per renderli più cremosi, in più hanno il vantaggio di conservare una maggiore freschezza rispetto alla passata. Va utilizzata della rucola selvatica, che ha un sapore deciso, decisamente piccante e amarognolo e preferire delle orecchiette fresche che donano al piatto una giusta armonia.

Per questa ricetta è stato scelto un abbinamento vino Riviere del Garda Classico DOC rosa dei Frati 2020 Ca’ dei Frati.

Andiamo!

RICETTA LA BANDIERA (orecchiette rucola e patate)

  • 400 gr di orecchiette fresche
  • 150 gr di rucola (selvatica, sarebbe il must)
  • 300 gr di patate
  • 1 barattolo di pelati
  • 5 cucchiai di olio
  • 1 spicchio di aglio schiacciato
  • peperoncino fresco

Frullare i pomodori pelati e teneteli da parte.

Sbucciare le patate, tagliarle a tocchetti e trasferirle in un contenitore con acqua fredda. Scolare le patate.

In un cuoci pasta aggiungere acqua, inserire le patate e portarle a bollore, da quel momento calcolare 15 minuti.

Nel frattempo soffriggere l’olio con uno spicchio di aglio schiacciato e un pezzetto di peperoncino fresco, inserire il pomodoro precedentemente frullato, aggiustare di sale e portare a cottura.

Aggiungere alle patate in cottura, in religiosa sequenza prima la rucola e poi le orecchiette e portare a cottura e poi scolare il tutto.

Rovesciare in una terrina le orecchiette, la rucola e le patate e condirle con il sugo di pomodoro. Rimestare e servire!

Patate hasselback (detto tra noi a fisarmonica!)

Ritorno sul blog per darvi un saluto veloce e non solo di circostanza (hey, è quasi Natale!) e lasciarvi una delle ultime ricettine che ho preparato. Ho pensato che se non sono così poi tanto brava a buttare giù sul blog un vero e proprio menu per il Natale, almeno un’ideuzza di quelle facili, veloci e scenografiche ve la devo proprio.

Più difficile a scriversi che a farsi – le patate hasselback – sono il contorno perfetto per le festività natalizie per portare in tavola il tubero più amato da tutti, in una versione davvero strabiliante: ne vedrete di occhioni incuriositi… 😉

Tanto sono belle, tanto sono buone: una adorabile unione di morbido e croccante e il gusto inconfondibile dell’aglio e del rosmarino rendono davvero uniche queste patate.

Pochi semplici ingredienti e passaggi: bastano patate (e aromi), uno stecchino di legno per spiedini (da inserire longitudinalmente nella patata sarà la vostra linea guida ;)), un coltello ben affilato e un po’ di precisione!

Siete pronti?

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INGREDIENTI PER PATATE HASSALBACK

8 patate medio/piccole

2 spicchi di aglio in camicia

ramoscelli di rosmarino

sale, olio e pepe q.b.

PREPARAZIONE

Sciacqua bene le patate (non servirà sbucciarle). Inserisci nella patata in senso longitudinale a circa un centimetro dalla base uno stecchino. Con un coltello ben affilato incidi la patata con tagli distanziati di pochi millimetri.

Procedi allo stesso modo con il resto delle patate. Spostale in una bacinella affinché perdano l’amido in eccesso.

Con l’aiuto di un pennello spennella bene le patate con l’olio, inserisci tra i tagli ciuffetti di rosmarino, regola di sale e pepe (abbonda pure).

Sposta le patate in una teglia con carta forno, irrora ulteriore olio, aggiungi l’aglio schiacciato e in camicia e metti in forno a 200 gradi per un’ora: le patate risulteranno morbide e con una deliziosa crosticina.

Seppie e patate

Sono ripartita due mesi fa col blog. Senza troppe congetture, senza piani, senza una direzione definita. Sono ripartita dal “mio perché”. Quello originario, profondo, autenticamente vero. Sono ripartita con la consapevolezza dei limiti che ho. E con il desiderio rinvigorito di seminare cose buone.

Le mie cose buone.

La mia cucina. La mia idea di cucina.

Non amo molto raccontarmi. Un controsenso, lo so, rispetto alla figura del blogger che è l’estrema sintesi del moderno autobiografismo. Voglio raccontarmi con le ricette. E in cuor mio sperare che queste bastino a creare un rapporto vero, bello e profondamente autentico con chi mi legge. Io con i miei slanci. Io con i miei arresti. Io con le mie ansie. Io con i miei desideri. Io con le mie insicurezze. Io e le mie poche certezze.

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La ricetta di oggi – seppie, patate e cipolle– è a metà strada tra l’entroterra e il mare: un incontro di sapori gentile che vale come secondo piatto e in porzioni più piccole come uno stuzzicante antipasto. Ho optato per la cottura in due tempi: prima cuocio le patate, poi aggiungo le seppie. Il risultato è un piatto equilibrato, leggero e digeribile.

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INGREDIENTI PER SEPPIE E PATATE

  • 4 patate medie
  • 4 seppie di media grandezza
  • 1 cipolla dorata
  • olio, sale, pepe, rosmarino
  • prezzemolo fresco
  • pangrattato q.b.
  • una spolverata di parmigiano

PREPARAZIONE

Pulisci le seppie eliminando l’osso centrale, la sacca interna e la pellicola esterna, elimina il becco e gli occhi dai tentacoli. Sciacqua velocemente sotto acqua corrente.  Dividi con l’aiuto di un coltello ben affilato in pezzi regolari. Tieni da parte.

Pela le patate. Affettale finemente (spessore di 3/4 mm) e spostale in una ciotola con acqua fredda.

Distribuisci dell’olio sul fondo di una teglia e sposta le patate (ben scolate) formando un solo strato. Aggiungi la cipolla affettata. Regola di sale e pepe, aggiungi un rametto di rosmarino e sposta in forno a 200 gradi e cuoci per 20 minuti o fino a quando le patate assumono un bel colore dorato.

Tira fuori la teglia dal forno, sistema i pezzi di seppia e tentacoli, condisci con prezzemolo fresco tritato, una spolverata di parmigiano grattugiato. Rifinisci con del pangrattato e un giro di olio. Metti in forno per altri 15 minuti (sentirai un fantastico odorino…;))

Sforna e impiatta distribuendo il condimento che è sceso sul fondo.

 

Polpette di baccalà e patate (e idee di trasformazione)

Sono mesi che tergiverso sul cambiamento. Lo immagino come una furia, come un vortice incontrollato, che aspetto,  che mi intimorisce e al tempo stesso mi paralizza. In realtà avrei dovuto scrivere di “cali di produttività”, ma c’è un barlume di pensiero positivo che tenta di restare a galla. E allora voglio scrivere questo post rovesciando la prospettiva.

Pensare nel modo giusto (e bene, aggiungo io) è già fare.

Vorrei fare incetta di autostima, vorrei immaginare di andare al super e comprarla ad etti, strafogarmi di autostima, fino ad esserne satolla e poter dire “basta, sono piena”. Vorrei poter dire con fermezza “so, quel che voglio, e il resto non m’importa”. Vorrei non avere più scuse, né alibi, né paure.

Poi una mattina mi arriva un’illuminazione, una parola che cercavo da tempo, che era lì ad aspettare che io la partorissi fisicamente: trasformazione.

Che è cambiamento. Certo. Ma trasformazione contiene un suffisso –trans– il cui significato mi piace molto – al di là, attaverso, oltre-, ed io credo molto nel potere delle parole.

E allora dovrei cominciare a fare attraversare le paure, a zittire gli alibi, a credere nelle mie capacità senza aspettare consenso, a vivere positivamente, a cullare la mia curiosità e la sete di conoscenza. A fissare degli obiettivi. E’ di questo che si alimenta l’autostima. (C’è qualcuna più brava di me a parlare di autostima, clicca qui!).

Trasformazione e cucina. Cucina e trasfomazione.  Per antonomasia un laboratorio del gusto dove tutto cambia forma e pelle e le polpette lo sono ancora di più: fin quando non toccano il palato non sai cosa possano nascondere quelle palline dalla sforma sferica che portano dentro di sé il divertente gioco della trasformazione!

Queste polpette di baccalà e patate le ho immaginate come uno stuzzicante appetizers da pucciare in una salsa cremosa, che può essere una semplice maionese, una salsa tartara o una salsa d’aglio e prezzemolo, per citarne alcune. Le trovo informali al punto giusto, tanto da far apprezzare il baccalà a chi non lo ama particolarmente. Una versione finger e contemporanea della cara polpetta!

A voi la ricetta!

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INGREDIENTI PER POLPETTE DI BACCALA’ E PATATE

  • 1 uovo
  • 1 patata bollita
  • 180/200 gr di baccalà
  • 30 gr di mollica
  • latte qb.
  • aglio
  • pepe, sale, olio q.b.
  • pangrattato q.b.

PREPARAZIONE

Metti il pane in ammollo nel latte.

Trita al coltello il baccalà, schiaccia la patata e sposta il tutto in una ciotola e amalgama.

Aggiungi al composto un uovo, il pane strizzato, l’aglio a pezzetti e il prezzemolo tritato. Regola di sale e pepe.

Aggiungi il pangrattato per regolare la consistenza. Sposta in frigo per 20 minuti.

Forma le palline più piccole di una noce e spostale su una leccarda ricoperta di carta forno. Irrora con olio e sposta in forno a 200 gr fino a doratura.

 

 

 

 

Teglia aromatica all’origano e fiammiferi di coppa piacentina

Il viaggio è un’immersione nelle parti più belle della propria anima. Credo che questa sia la ragione più profonda che ci porta a provare un’estrema adorazione per gli spostamenti, a provare una inspiegabile fame di conoscenza, a risvegliare i sensi assonnati se per troppo tempo restano nello stesso posto.

La cucina per me è anche viaggio. Viaggio attraverso il senso del gusto.

E a volte i miei viaggi sono senza partenze.

In fondo è da sempre l’anima quella che vola.

Per questa ricetta ho utilizzato la coppa piacentina doc del Salumificio La Rocca. Ho realizzato un antipasto tiepido con patate, zucchine, pomodori e coppa rosolata tagliata a fiammiferi, il tutto aromatizzato con origano e aglio. Un antipasto completo e gustoso, che riunisce in un solo piatto verdure e salumi, in pieno stile antipasto all’italiana in versione 2.0!

 

INGREDIENTI

  • 4 patate medie
  • 40 gr di coppa piacentina
  • 2 zucchine
  • 1 spicchio di aglio
  • Origano q.b.
  • Olio q.b.
  • 8 pomodori Piccadilly
  • Pangrattato q.b.
  • Parmigiano q.b.
  • Pepe q.b.

Teglia aromatca all'origano

PREPARAZIONE

  • Pela le patate e tagliale sottilmente. Spostale in una ciotola con acqua fredda. Scola le patate e tieni da parte.
  • Elimina le estremità delle zucchine e ricava delle fette non troppo sottili.
  • Dividi in 2 l’aglio.
  • Sciacqua i pomodorini, dividili a metà, elimina i semini interni e dividili in spicchi.
  • Affetta la coppa in piccoli fiammiferi e rosolala in una padella antiaderente, poi asciugala su carta assorbente.
  • Versa un filo di olio in una teglia da forno, sistema in un solo strato le patate, adagia sopra i fiammiferi di coppa, continua con le zucchine e i pomodori, spolvera origano e pepe, aggiungi l’aglio e fai un nuovo strato di patate, continua procedendo per strati fino ad esaurimento ingredienti. In ultimo cospargi la superficie con pangrattato e una spolverata di parmigiano grattugiato. Definisci con un filo di olio di oliva.
  • Sposta in forno preriscaldato a 160 gradi per 30 minuti. Lascia intiepidire e servi.

Pasta con crema di patate e cavoli

Ci sono ricette di una semplicità disarmante. Eppure sorprendente.

La pasta con crema di patate e cavoli è uno dei miei primi piatti preferiti: avvolgente, saporita e ricca di gusto. Un sapore carico, denso. Semplicemente buono: la crema di patate si amalgama alla pasta e avvolge in una patina vellutata le cimette del cavolo bianco.

Mi piacciono i toni caldi e dorati che dissimulano il sapore pieno e amorevolmente rustico di questa pasta.

patate e cavoli

Preferisco usare un formato di pasta liscia: lumache, paccheri, pipe o penne candele in modo che la purea di patate avvolga la pasta senza venirne troppo assorbita. Le cimette di cavolfiore sono scottate in acqua e poi amalgamate alle patate cosi che mantengano in parte la loro croccantezza. Piccoli accorgimenti per rendere speciale questa eccezionale pasta.

Non ne farete più a meno!

INGREDIENTI PASTA CON CREME DI PATATE E CAVOLI

  • 300 gr di pasta tipo penne candele
  • 2 patate
  • 1 cavolo bianco
  • olio q.b.
  • 1 spicchio di aglio
  • sale, pepe (o peperoncino) q.b.

PREPARAZIONE

  • Lessa le patate calcolando 30/40 minuti dal momento del bollore.
  • Scotta le cimette di cavolfiore bianco per 8/10 minuti.
  • Pela le patate e trasferiscile in una padella capiente con dell’olio e uno spicchio di aglio rosolato. Schiaccia le patate con una forchetta, stempera con dell’acqua calda a formare una crema liscia e senza grumi.
  • Trasferisci le cimette nella purea di patate. Mescola e schiaccia il tutto con un cucchiaio di legno. Regola di sale e fai insaporire per qualche minuto.
  • Cuoci la pasta, scolala al dente e uniscila al condimento.
  • Fai insaporire a fiamma dolce per 1 minuto.
  • Impiatta, aggiungi un filo di olio e pepe macinato al momento.

TIP: Puoi risparmiare del tempo cuocendo a tocchetti le patate e utilizzare la stessa acqua di cottura per cuocere i cavoli.

Puoi aggiungere a piacimento anche del grana o parmigiano grattugiato.