I miei Christmas food

Per me il Natale non è mai stato lucine, presepi, alberi di Natale, bambinelli. O meglio non ho mai vissuto il mio soul natalizio sotto questa prospettiva. Il Natale io lo associo a momenti di pasteggio, a tavole imbandite, a cesti di prodotti,  cibo da condividere, da provare, da regalare. Una passione e un’ossessione insieme. Ho pensato di ripercorrere il mio Natale pensando ai miei Christmas food, quelli a cui sono affezionata, quelli che fanno veramente il mio Natale.

  1. Il salmone affumicato. Non c’è Natale senza le vintagissime farfalle con il salmone (in fondo vi lascio la ricetta), quelle con la panna, quelle che fanno tanto anni 90. O il crostino. Con il salmone ovviamente. Rigorosamente con il burro.
  2. Sullo sfondo ci sono i dolci tradizionali.  Cartellate, calzoncini ripieni di ceci cacao e cannella da condire al momento con il miele fuso, mandorle atterrate, mandorle pralinate, cantucci. Un rituale di preparazione annuale con tanto di tour de force concentrato.
  3. I fichi secchi. Quelli con la mandorla. Anche se la mia massima aspirazione è quella di averli fatti in casa, conservati nella foglia di fico, con semi di finocchio e alloro.
  4. L’ananas e il lici. Nuovo retaggio anni novanta, quello per cui a Natale ci dovevano essere frutti esotici – nel frattempo l’avocado ha cambiato strada-.
  5. I torroncini Borriello di S. Marco. Quelli con l’incarto bianco o giallo.
  6. Il Bayles. Il primo alcoolico concesso in casa perchè tanto è leggero e non è un vero alcoolico…
  7. Frutta secca. Nocciole, noccioline e soprattutto gli anacardi (questi sconosciuti!)
  8. Il pandoro farcito.  Con la crema al mascarpone, con la ricetta da gastrofissata con uova pastorizzate (sotto la ricetta).
  9. L’insalata di cavolo rinforzata. Con il tonno, le olive, i sott’oli e il cavolo appunto.
  10. Gli amaretti morbidi. Che se sono fortunata qualcuno ricorda di portarmeli anche dopo le feste.

Lista dei desideri

  1. Biscotti decorati. Sogno di avere la pazienza di maneggiare la pasta di zucchero senza imprecare Santa Claus.
  2. Pandoro homemade. Di sfornare un pandoro che solo nel nome ricordi di essere un lievitato.
  3. Brunch. Di festeggiare il mio Natale allestendo un brunch ascoltando in sottofondo un coro gospel.

 

RICETTA FARFALLE CON IL SALMONE

farfalle penne e salmone - Copia

INGREDIENTI

  • 320 gr di farfalle
  • 200 gr di salmone affumicato
  • 1 cipolla bianca
  • 2 cucchiai di olio q.b.
  • burro 20 gr
  • 1 confezione di panna da cucina
  • prezzemolo q.b.
  • pepe
  • parmigiano a piacere
  • prosecco o grappa per sfumare

PREPARAZIONE

  • Taglia a cubetti la cipolla e falla soffriggere lentamente nell’olio e nel burro, aggiungendo all’occorrenza dell’acqua.
  • Nel frattempo cala la pasta in acqua bollente salata (il tempo di cottura previsto è di circa 15 minuti).
  • Taglia a striscioline il salmone e aggiungilo alla cipolla soffritta : la cottura del salmone sarà brevissima, il tempo di prendere calore.
  • Sfuma con il prosecco o con la grappa.
  • Spegni e aggiungi la panna.
  • Scola le farfalle, rovesciale nel condimento e amalgama. Aggiungi prezzemolo tritato e pepe.
  • Se ti piace aggiungi anche il parmigiano.

 

CREMA AL TIRAMISU’ CON UOVA PASTORIZZATE

La ricetta è di Palma d’Onofrio

  • 250 gr di mascarpone
  • 250 gr di panna fresca
  • 90 gr di tuorli (circa 5 tuorli)
  • 150 gr di zucchero
  • 50 gr di acqua
  • 1 bacca di vaniglia (o vanillina)

Portare acqua e zucchero a 121 gradi (vedrai delle bollicine sulla superficie dell’acqua), versare sui tuorli di uovo mentre stanno montando (aiutarsi con un frustino elettrico), montare fino ad ottenere un composto spumoso e farlo raffreddare.

Montare insieme mascarpone e panna e poi amalgamarli alla montata di uova).

Il composto è utile a farcire un pandoro. Io preparo una bagna al rum. Taglio  in 8 fette il pandoro, inumidisco leggermente spennellando la bagna e spalmo la crema al mascarpone accoppiando due fette per volta.

Monto il pandoro disponendo le fette sfalsate. Decoro con zucchero a velo e confettini.

Pasticciotto

Il pasticciotto o altrimenti detto bocconotto fa parte della mia storia famigliare eppure nessuno – o quasi – l’ha mai preparato. Mi spiego meglio: a casa della mia nonna materna prima in campagna e poi in città faceva bella mostra di sé un corredo in rame sempre lucente. Sulla parete frontale all’ingresso, nella parte dove l’occhio cade più sovente, c’erano appesi una maxi tortiera e a raggiera dei  piccoli stampini, con piccoli occhielli appoggiati sui chiodini. Erano i piccoli gioielli di nonna e le chiedevo ogni volta perché erano li, le chiedevo perché mai delle tortiere dovessero penzolare da una parete. Lei era ogni volta stupita dalla mia domanda, mi accorgevo che per lei fosse una domanda sciocca.

Io non l’ho mai vista fare dei dolcetti. Eppure ne ricordava la dolcezza ogni volta che li guardava e me ne parlava.

Chiudo, perchè ricordare mia nonna è insieme un ricordo bello, ma ancora bruciante, scrivo e non riesco a trattenere le lacrime. E un pasticciotto non può che far gioire nella sua rustica semplicità, nel suo essere cosi dolce e casalingo.

pasticciotto foto

Il dolce più semplice che c’è: un contenitore di frolla in cui è racchiusa la crema pasticciera e una piccola amarena che regala il giusto equilibrio. Io ho fatto una versione smart dei pasticciotti ed ho utilizzato lo stampo da muffin – in realtà la forma con cui i pasticciotti sono più conosciuti è oblunga, in altri casi tondeggiante- . Ad ogni modo questo è un pratico espediente per ricavare dei pasticcciotti in assenza degli stampi specifici.

RICETTA PER PASTICCIOTTI

per l’impasto:

  • 300 grammi di Farina
  • grammi di Lievito per dolci
  • 125 grammi di Zucchero
  • 125 grammi di Strutto
  • 2 uova

Per il ripieno

  • 400 milligrammi di Latte intero
  • 85grammi di Zucchero vanigliato
  • 25grammi di Amido di mais
  • 25grammi di Farina
  • 12 Amarene sciroppate
  • 4 tuorli

per spennellare

  • 1 tuorlo + un cucchiaio di latte

PREPARAZIONE

  1. Preparare l’impasto dei pasticciotti. Mettere farina, lievito, zucchero e strutto in una ciotola, amalgamare e formare delle grosse briciole. Aggiungere 2 uova, uno per volta, e impastare fino a formare un’impasto omogeneo. Prendere l’impasto, coprirlo con pellicola e mettere in frigo per mezz’ora.
  2. Preparare la crema. Riscaldare il latte, senza che tocchi il punto di ebollizione. In una ciotola unire 4 tuorli e lo zucchero, montare bene con una frusta elettrica. Aggiungere la farina e la maizena, poi unire il latte caldo, amalgamare bene e spostare l’intero composto in un pentolino per fare addensare la crema. Spostare la crema in una ciotola e fare intiepidire.
  3. Riprendere l’impasto e stendere i due terzi di esso. Coppare 12 dischi del diametro di 10 cm e sistemarli all’interno di una teglia da muffin. Posizionare all’interno di ciascun disco un’amarena sciroppata e riempire di crema.
  4. Stendere la restante parte di impasto in uno strato più sottile, coppare 12 dischi e sistemarli su ciascun pasticciotto. Sigillare bene i bordi ed eliminare l’impasto in eccesso.
  5. Sbattere un uovo con il latte in una ciotolina e con l’aiuto di un pennello spennellare la superficie di ciascun pasticciotto.
  6. Cuocere i pasticciotti in forno preriscaldato a 180 gradi per 20 minuti circa.

Tiramisù alla ricotta profumato alla cannella

Ci sono ricette che realizzo e che sul blog vedono la luce con molto ritardo.

Sono ferme, come cristallizzate nel mio archivio. E’ difficile spiegarlo: o si scrive un post di getto e si racconta una ricetta sulla spinta emotiva del momento oppure quella ricetta resta appartata, invisibile e solitaria. Oggi è tempo di risvegliare questo delizioso tiramisù alla ricotta profumato alla cannella. Il piu’ classico dei classici dessert – il tiramisù – accoglie una farcitura cremosa e profumata alla cannella.

 

Il procedimento del tiramisù alla ricotta replica quello classico: biscotti savoiardi intinti nel caffè leggermente zuccherato alternati da gustosa crema alla ricotta – alleggerita dalla panna – e una rifinitura di cacao amaro in polvere in superficie.

Incredibilmente buono, cremoso e presentato in una variante piu’ leggera rispetto alla versione originale, il tiramisù alla ricotta non contiene nè uova, nè mascarpone e perciò utile a chi vuole trovare un giusto compromesso tra linea e gusto.

tiramisu ricotta michelotta

Bontà e leggerezza sono le note distintive di questo speciale tiramisu’ alla ricotta.

INGREDIENTI PER TIRAMISU’ ALLA RICOTTA PROFUMATO ALLA CANNELLA

  • 1 confezione di Savoiardi Vicenzovo da 400 gr
  • 250 ml di caffè leggermente zuccherato
  • 700 g di ricotta vaccina
  • 300 ml di panna fresca
  • ½ cucchiaino di cannella
  • 6 cucchiai di zucchero
  • cacao amaro in polvere q.b.

PREPARAZIONE

  • Prepara il caffè.
  • Monta la panna lasciandola abbastanza morbida.
  • Setaccia la ricotta, spostala in una boule capiente e aggiungi lo zucchero, la cannella e amalgama con una spatola.
  • Unisci la panna al composto di ricotta.
  • Prepara una teglia o una pirofila adatta a contenere il tiramisù.
  • Imbevi i savoiardi da entrambi i lati nel caffè raffreddato (poco zuccherato e diluito con 50 ml di acqua) posizionandoli leggermente distaccati e completate il primo strato.
  • Farcisci con una parte di crema alla ricotta il primo strato di savoiardi.
  • Componi il secondo strato di savoiardi premendoli delicatamente nella crema alla ricotta.
  • Spalma la restante parte di crema, livella bene con un coltello a lama lunga.
  • Spolverizza la superficie con cacao amaro in polvere.
  • Metti nel frigo a rassodare per almeno 4 ore prima di consumare il tiramisù alla ricotta profumato alla cannella.

Alcuni tip

Il caffè non va utilizzato caldo per evitare che il savoiardo ne assorba un’eccessiva quantità.

Ricorda di posizionare il savoiardo dalla parte zuccherata e tenendoli leggermente distanziati.

Prepara il tiramisù con un anticipo di minimo 3/4 ore, ma meglio prepararlo con un giorno di anticipo in modo che i sapori  si fondano.

Confettura di ciliegie

Questa è la mia prima marmellata che faccio da sola. Ed è la prima volta che utilizzo una ricetta “estranea” alla famiglia delle marmellate di casa.

In verità io continuo a chiamarla marmellata, perchè sa di casa, sa di nonne, sa di mamme.

In realtà qualcuno dice che marmellata lo è solo quella di agrumi – tuttavia non oso appellarmi a cotanti disciplinari alimentari – perciò chiamiamola pure confettura, ma lei sempre marmellata resta! 🙂

ciliegie.jpg

Strano per una foodie approcciarsi alle confetture solo adesso. Beh, in verità questo compito l’ho svolto sempre da aiutante e non vi nascondo che avere tutta la responsabilità di chiudere quei barattoli mette insieme tanta ansia, ma anche tanto orgoglio. E’ andato tutto alla grande  perchè ho avuto come valido alleato la ricetta di Anna the Nice, una gaia e sorridente foodblogger pugliese che ho avuto il privilegio di conoscere durante la mia tappa del Gelato Festival.

La ricetta è quella di una confettura di ciliegie agile, veloce e non troppo zuccherina. Ho utilizzato zucchero di canna -200 gr di zucchero per ogni Kg- in una proporzione infinitamente piccola rispetto alla ricetta tradizionale. L’ho personalizzata con la cannella, trasferita in barattolini e poi passata a bagnomaria per 10 minuti – sulle proprietà conservanti dello zucchero non mi oppongo -.

 

Sono partita da ciliegie dolcissime, maturissime e golosissime.

E ho dedicato una mattinata alla cura e alla bellezza di chiudere come per magia un frutto cosi fragile e delicato in un vasetto.

006

Ingredienti

1 kg di ciliegie denocciolate (circa 1,300 kg di frutto)

200 gr di zucchero di canna

cannella in polvere q.b.

 

Preparazione

 

005.JPG

 

  • Elimina il picciolo delle ciliegie e spostale in una bacinella per lavarle.
  • Scola le ciliegie in un colapasta e poi trasferiscile su un telo per asciugarle.
  • Togli il nocciolo (io ho usato lo snocciolatore di olive).
  • Sposta le ciliegie denocciolate in una coppa e aggiungi lo zucchero di canna, mescola bene e trasferisci il tutto in una casseruola cuocendo a fiamma dolce (nella prima mezz’ora schiuma) evitando di girare.
  • Continua la cottura per 1 ora circa (o fino a quando il liquido non si è trasformato in una consistenza sciropposa. Mescola con un cucchiaio di legno solo negli ultimi minuti di cottura.
  • Aggiungi cannella a piacere.
  • Sposta la confettura di ciliegie in piccoli barattoli, tappa e una volta raffreddati passa a bagnomaria, calcolando 10 minuti dall’ebollizione.

 

Note.

Io ho utilizzato 1,5 kg di ciliegie denocciolate, va da sè che la cottura è direttamente proporzionale alla quantità di ciliegie…:)